


...Oggi vi propongo una nuovà attività...
Esprimete le vostre sensazioni di fronte a queste opere di Friedrich... potete anche riportare testi letterari o filosofici a voi noti...
"Quali sentimenti si impadroniscono di te quando, salendo la cima delle montagne, contempli dall’alto la lunga serie delle colline, il corso dei fiumi e lo spettacolo glorioso che si apre davanti a te? Ti raccogli nel silenzio, ti perdi nell’infinità dello spazio, senti la limpida calma e la purezza invadere il tuo essere e dimentichi il tuo io. Tu non sei nulla, Dio è tutto". (Da Neun Briefe über Landschaftsmalerei - 1831 - di C. G. Carus).
Friedrich ritiene che il sublime sia il sentimento che meglio di tutti riesce a suscitare nell’animo dello spettatore quei sentimenti e quelle sensazioni che inducono alla riflessione sul messaggio che l’opera vuole trasmettere.
Mari in tempesta, spesse coltri di nebbie dalle quali spuntoni di aguzze rocce emergono minacciosi, ammassi di grige nuvole; il sublime è il segno di una natura in cui si manifesta lo spirito divino nel suo duplice aspetto di mistero e fascino. Di fronte al sublime, l’uomo è portato a riflettere sulla sua condizione di profonda solitudine e piccolezza nei confronti dell’infinità della natura e quindi del divino.
In lui, si trova la duplice consapevolezza della sua nullità e impotenza nei confronti della natura e del divino, ma al tempo stesso della sua grandezza di essere pensante capace di penetrare, anche se solo superficialmente, il mistero profondo della natura e dell’infinito.
Il Viandante di Friedrich è sospeso tra il finito e l’infinito, cosciente della sua appartenenza ad entrambe queste due dimensioni al tempo stesso, fatto questo che lo rende per certi aspetti estraneo ad entrambe, condannandolo ad un’esistenza tragica in un costante precario equilibrio tra l’essere e il non essere. Gli occhi rivolti verso l’infinito, verso l’ignoto, i personaggi di Friedrich sono quasi sempre girati di spalle, non guardano mai lo spettatore; simboli dell’incolmabile distanza fra l’uomo e la natura ma al tempo stesso anche della loro unione profonda. Lo spettatore tende ad identificarsi con i personaggi di Friedrich, diventando in qualche modo protagonista del dipinto e proiettando la propria interiorità all’interno dei paesaggi spiritualizzati dell’artista. (Frasi tratte da Mauro Ruggiero)
...NON TI SEMBRA DI ESSERE TU QUELL'UOMO CHE ANELA ALL'INFINITO, QUELL'UOMO CHE CERCA UN SENSO, UN PERCHE', UN SEGNALE...