venerdì 23 febbraio 2007

... SENSAZIONI...


















...Oggi vi propongo una nuovà attività...
Esprimete le vostre sensazioni di fronte a queste opere di Friedrich... potete anche riportare testi letterari o filosofici a voi noti...


"Quali sentimenti si impadroniscono di te quando, salendo la cima delle montagne, contempli dall’alto la lunga serie delle colline, il corso dei fiumi e lo spettacolo glorioso che si apre davanti a te? Ti raccogli nel silenzio, ti perdi nell’infinità dello spazio, senti la limpida calma e la purezza invadere il tuo essere e dimentichi il tuo io. Tu non sei nulla, Dio è tutto". (Da Neun Briefe über Landschaftsmalerei - 1831 - di C. G. Carus).


Friedrich ritiene che il sublime sia il sentimento che meglio di tutti riesce a suscitare nell’animo dello spettatore quei sentimenti e quelle sensazioni che inducono alla riflessione sul messaggio che l’opera vuole trasmettere.
Mari in tempesta, spesse coltri di nebbie dalle quali spuntoni di aguzze rocce emergono minacciosi, ammassi di grige nuvole; il sublime è il segno di una natura in cui si manifesta lo spirito divino nel suo duplice aspetto di mistero e fascino. Di fronte al sublime, l’uomo è portato a riflettere sulla sua condizione di profonda solitudine e piccolezza nei confronti dell’infinità della natura e quindi del divino.
In lui, si trova la duplice consapevolezza della sua nullità e impotenza nei confronti della natura e del divino, ma al tempo stesso della sua grandezza di essere pensante capace di penetrare, anche se solo superficialmente, il mistero profondo della natura e dell’infinito.
Il Viandante di Friedrich è sospeso tra il finito e l’infinito, cosciente della sua appartenenza ad entrambe queste due dimensioni al tempo stesso, fatto questo che lo rende per certi aspetti estraneo ad entrambe, condannandolo ad un’esistenza tragica in un costante precario equilibrio tra l’essere e il non essere. Gli occhi rivolti verso l’infinito, verso l’ignoto, i personaggi di Friedrich sono quasi sempre girati di spalle, non guardano mai lo spettatore; simboli dell’incolmabile distanza fra l’uomo e la natura ma al tempo stesso anche della loro unione profonda. Lo spettatore tende ad identificarsi con i personaggi di Friedrich, diventando in qualche modo protagonista del dipinto e proiettando la propria interiorità all’interno dei paesaggi spiritualizzati dell’artista. (Frasi tratte da Mauro Ruggiero)

...NON TI SEMBRA DI ESSERE TU QUELL'UOMO CHE ANELA ALL'INFINITO, QUELL'UOMO CHE CERCA UN SENSO, UN PERCHE', UN SEGNALE...

15 commenti:

amalia ha detto...

Ciao, in merito alla seconda immagine, quella dell'uomo che si sofferma a contemplare il paesaggio, ho avuto una sensazione diversa dalla tua.
Guardando il dipinto, infatti, ho subito immaginato che l'uomo volesse dominare la natura e non solo perdersi in essa. Non so perchè ho avuto questa sensazione, forse il vestito dell'uomo mi ha condotto in questo senso.
Cmq l'idea che hai avuto è veramente molto bella, ciao!

laura ha detto...

Ciao Francesca!
Mi hai fatto fare un tuffo in me stessa. Nonostante mi stia abilitando per insegnare italiano, mi sono laureata in storia dell'arte e la maggior parte dei miei studi sono storico-artistici... Trovo che il tuo blog sia bellissimo!
Grazie
Laura

Anna ha detto...

Ciao Frency, trovo che il tuo blog sia stimolante per discutere d'arte. Bella la scelta degli argomenti!!

Veronica Papalia ha detto...

Ciao! Mi allineo agli entusiasmo dei colleghi ed immagino quello degli alunni chehanno la possibilità di esprimersi a livello personale, bello...
veronica

roberta ha detto...

Ciao Francesce, quando leggo blog come il tuo o come quello di Katia sono sempre più convinta le alcune immagini possono trasmettere molto di più che le parole...
Complimenti..
Roberta

Unknown ha detto...

Belle immagini e le sensazioni che riescono ad evocare. Penso al senso di libertà che si può riuscire a provare in cima ad una montagna...sia per chi ha la fortuna e la bravura per arrivarci sia per chi riesce a "fare" un simile viaggio con le immagini e il pensiero

Paolo ha detto...

Appena osservate le 3 immagini ho alzato lo sguardo per vedere cosa scorgevo oltre il monitor :-) Paolo

Anonimo ha detto...

Ciao Francesca; mi fa piacere che tu abbia citato il passo della mia tesi di laurea; Friedrich è stato veramente uno dei pittori che meglio è riuscito a esprimere nell'arte i pensieri del suo tempo.
Un caro saluto
Mauro Ruggiero

P.S. Dove l'hai trovato?

Anonimo ha detto...

Che onore, grazie per avermi scritto.
Purtroppo è passato un anno e non ricordo su quale sito l'ho trovato...comunque in internet.
E tu o lei come ha fatto a trovare il mio blog e la relativa citazione?
un caro saluto Francesca

Anonimo ha detto...

Sai, interessandomi a Friedrich, spesso guardo in internet se c'è qualcosa di nuovo. Ti saluto e ti lascio il mio indirizzo qualora volessi contattarmi.
Mauro

mauro.r@seznam.cz

Anonimo ha detto...

Grazie.
A presto.
Francesca

Simone_il_terribile ha detto...

Ciao Francesca,
come ti avevo promesso sono passato a visitare il tuo blog.
Lo trovo interessante.
ciao
Simone ... il terribile

Anonimo ha detto...

Caro Simone il terremoto,
mi ha fatto piacere che tu abbia scritto sul mio blog!!!Che bella sorpresa! Lascia i tuoi commenti quando vuoi. Grazie.

Simone_il_terribile ha detto...

Macchè terremoto e terremoto. Comunque ti scriverò volentieri (nel frattempo aspetto un invito per un particolare cibo) ...
Fai la brava.
Simone il terribile

Anonimo ha detto...

Ok, dai che organizziamo presto!
ciao!!!
frency