

Caffi, artista-reporter, nei suoi numerosi viaggi tra Oriente e Occidente, redige una specie di resoconto, di diario di bordo che si forma lentamente, tappa dopo tappa, annotando su taccuini, fogli e piccole tele esperienze, sensazioni, intuizioni. Nelle sue “pagine” ritrae uomini, donne, animali, folle delineate con costumi e atteggiamenti specifici, in cui si denota la sua volontà di indagare e approfondire il genere umano nelle sue sfumature, in quell’essere così vario e multietnico.
Il Grand Tour del Bellunese si irradia da Belluno, a Venezia, Roma, Napoli, Atene, il Cairo, poi verso ovest fino a Nizza, Parigi, Genova, Torino, un tour che è sì influenzato dal culto dell’antico, dalla riscoperta del patrimonio classico ed egizio, ma è soprattutto – come afferma G. Romanelli – un viaggio dentro la storia, un itinerario antico che lega da sempre il mondo occidentale e quello orientale, un’asse tra Venezia e l’Oriente, un collegamento foriero di nuovi incontri e arricchimenti culturali.
Il Grand Tour del Bellunese si irradia da Belluno, a Venezia, Roma, Napoli, Atene, il Cairo, poi verso ovest fino a Nizza, Parigi, Genova, Torino, un tour che è sì influenzato dal culto dell’antico, dalla riscoperta del patrimonio classico ed egizio, ma è soprattutto – come afferma G. Romanelli – un viaggio dentro la storia, un itinerario antico che lega da sempre il mondo occidentale e quello orientale, un’asse tra Venezia e l’Oriente, un collegamento foriero di nuovi incontri e arricchimenti culturali.
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